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Osservatorio meme: siamo tutti un po’ le bimbe di Conte

10 Giugno 2020

Tempo di lettura: 8 minuti
Possibilità di lettura: puoi leggerlo anche se non sei una delle bimbe di Conte… a fine articolo lo diventerai.

Non ti preoccupare in questo articolo non parliamo di politica, decreti o Parlamento, il focus è un altro: il sex simbol Giuseppe Conte. Non confondetevi, si tratta di una figura diversa da quella del Presidente del Consiglio. Questo personaggio nasce sui social. Dimenticate il leader che ha guidato l’Italia nel periodo di lockdown. Quello di cui vi parliamo oggi si avvicina di più al protagonista “bello bello in un modo assurdo” di una serie tv.

via GIPHY

Siamo certi di rivolgerci a gente competente (fai parte delle bimbe di Conte vero?), ma facciamo un piccolo riassunto della situazione.

Le Bimbe di Conte: la genesi

All’inizio dell’emergenza Covid-19, il nostro premier è stato trasformato nel protagonista di romantici e sdolcinati meme in pieno stile Buongionissimo Kaffèèè dalle pagine Facebook e Instagram @lebimbedigiuseppeconte. Come un assist di Pirlo, il Covid ha dato la possibilità a questi meme di prendere la strada verso la notorietà grazie alla presenza constante del loro leader in ogni canale di comunicazione.

Ma entriamo ora nel vivo della questione, quando e perché nasce questo meme-fenomeno? Esaminiamone per punti tutti gli aspetti, ma non prima di esserci goduti una sua foto.

Non è il primo meme-politico

Non è la prima volta (e non sarà l’ultima sicuramente) che un politico diventa il protagonista dei social grazie alla fantasia e ironia di diversi meme a lui dedicati. Ricordiamo con estrema nostalgia il periodo di Giorgia Meloni con “Genitore 1, genitore 2” che oltre ad una notevole quantità di meme aveva portato una song dedicata (sappiamo che avete letto la citazione canticchiando); ma anche profili come @lebimbedisergiomattarella o ancora @lebimbedibeppesala.

Non è nato in un momento di meme-calma

I meme sul premier non sono nati in un momento piatto sui social, anzi nel lontano febbraio 2020 eravamo finiti tutti nel vortice di “Dov’è Bugo?”, che dopo Sanremo aveva portato oltre ai meme, anche filtri e gif sulle piattaforme social (che bei ricordi). Quindi i contenuti sul Presidente del Consiglio sono riusciti a vincere su quello che stava per essere eletto the meme of the year già ad inizio anno. Le bimbe di Conte la sanno lunghissima!

Le bimbe hanno già 2 anni

Ebbene sì. Il primo post con scatto sgranato di Conte su Instagram risale al 23 maggio 2018, qualche giorno prima che diventasse Presidente del Consiglio. La creator della pagina è una ragazza di 25 anni laureanda in giurisprudenza che si occupa di creare contenuti anche per altre pagine social. In un’intervista ha raccontato perché ha voluto creare questa pagina: “Mi divertiva l’idea di usare un tipo di fandom tipico delle influencers per una figura istituzionale come la sua”.

 

Non sono le prime bimbe

Le bimbe di Giuseppe Conte non sono le prime bimbe nate sui social.
Oltre ad un essere un simpatico sinonimo di groupies o fan, il termine in Italia nasce con “Le bimbe di Giulia De Lellis”, per la quale troviamo una notevole quantità di profili con questo nome sui social. Dopo l’utilizzo che è stato fatto per il profilo dedicato a Giuseppe Conte questa nuova modalità di “essere fan” di un personaggio è entrata a far parte dello slang di molte persone e sono state create pagine social dedicate a politici e VIP (un’altro dei nostri profili preferiti è quello di @lebimbedililligruber).

E allora come ha fatto questo fenomeno a rimanere sulla cresta dell’onda in questi mesi e soprattutto diventare virale nonostante si tratti di un’idea non così “unica”? Prendiamoci un momento per pensarci.

Il lockdown causato dall’epidemia di Coronavirus ha cambiato le nostre abitudini durante gli ultimi mesi, come avevamo già affrontato qui. Gli utenti si sono trovati a dover coprire con diverse attività una quantità di tempo libero mai avuta. Il sentiment della Gen Z e di tutti noi è passato dalla speranza alla rabbia più volte e le attività svolte sono state nuove e molteplici.

Ma cosa ci ha accomunato tutti? Chi entrava nelle nostre case regolarmente per raccontarci cosa stava succedendo fuori da quelle 4 mura in cui siamo stati costretti a stare per settimane? Proprio lui. Forse è stato il bisogno di essere rassicurati o di avere una figura che ci desse speranza. Di sicuro avere un Giuseppe Conte alla portata di smartphone (che termine old) ci ha portato a erigerlo a punto di riferimento del nostro corazon durante la quarantena.

Ciò che rende unico questo meme-fenomeno è che per la prima volta si ha un target totalmente trasversale. Utenti di sesso, età ed interessi differenti sono accomunati dall’esperienza avuta in questo periodo e quindi dalla presenza del Presidente del Consiglio nelle proprie case e nei propri schermi.

Essere le bimbe di Giuseppe Conte ha creato un sentimento positivo di unione in una situazione di disagio condivisa.

Il successo del meme si è stato alimentato di pari passo (o forse si è alimentato grazie a… questo lo lasciamo dire agli studiosi di scienze politiche) al riscontro positivo ottenuto dagli italiani. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, la fan base della pagina Facebook ufficiale è cresciuta del 171%, acquisendo in pochi mesi quasi due milioni di follower. Si tradurranno anche in voti alle prossime elezioni questi like? Non lo sappiamo, nel mentre che ci riflettiamo riguardiamo una foto di “Giuseppi”.

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