Hello Next Gen! Come vi avevamo già raccontato in questo articolo, l’emergenza sanitaria che imperversa globalmente non ha fermato il nostro Next Gen Lab, anzi, lo ha ispirato! Curiosi di sapere come i giovani stessero vivendo questo periodo di crisi… beh, noi che lavoriamo in un’agenzia Gen Z glielo abbiamo chiesto direttamente.
Come? Attraverso una survey lanciata il 14 e il 15 marzo e contattando gli intervistati sui social che normalmente frequentano (ovviamente con un tono di voce adeguato al canale). E i numeri sono stati piacevolmente brillanti: hanno risposto 6.553 utenti di età compresa tra 13 e 35 anni, nonostante il tempo medio di completamento del form fosse di 7 minuti.
Ma passiamo ai nostri giovani, messi a dura prova da questa emergenza senza precedenti. Le conseguenze e le implicazioni psicologiche di questa quarantena forzata sono numerose, complesse e da non sottovalutare. E come potrebbe essere altrimenti dato questo confinamento 24/7 da ormai quasi due mesi?! Ma c’è un “Però”, e questo “Però” è rappresentato proprio dalle nuove generazioni.
Next Gen e tempo libero
La Next Gen infatti, forse anche più dei genitori, non si è persa d’animo e sin da subito ha cercato un modo per adattarsi e reagire a questo momento di difficoltà. Tra le evidenze maggiori del nostro survey, che ci rendono orgogliosi della Next Gen, ci sono:
- La volontà di voler dedicare il tempo di isolamento alla lettura di un libro (38%)
- Il 35% ha affermato di volersi dedicare alla cucina (e il fatto che il lievito di birra sia stato per giorni più introvabile di una ffp3 ce lo conferma ampiamente)
- Notevole, come c’era da aspettarsi, il dominio dei social network con un importante 64%. Questi però se la giocano ad armi pari con *RULLO DI TAMBURI* la volontà di dedicarsi allo studio… magari i giovani sono più consapevoli e maturi di quel che pensiamo, non credete?
La percentuale dei social network è surclassata solamente dalla quella di coloro che durante la quarantena hanno dichiarato di volersi dedicare al binge watching di film e serie tv (70%). Vogliamo veramente aprire una parentesi riguardo al recentissimo successo della saga Harry Potter su Italia 1? Sì, assolutamente. Richiesto a gran voce su Twitter, la redazione di Mediaset non ha lasciato inascoltate le richieste dei giovani utenti (e non, NDR). Neanche il tempo di riorganizzare il palinsesto che il canale dedicato alle nuove generazioni ha cominciato a colare oro in termini di ascolto. Bello il potere dei social, quando vengono usati correttamente–e ogni riferimento è tutt’altro che casuale, cari amici che ancora ci mandate le catene di Sant’Antonio su WhatsApp!
I servizi
E riguardo i servizi utilizzati durante la quarantena? Prevedibile la vittoria a mani bassissime delle piattaforme di connessione con gli amici (in questo caso non citeremo 5kyp3, Z∞m o H0v53p4r7y), unica vera valvola di sfogo per poter riconciliarsi con gli amici fin quando non sarà di nuovo possibile beccarsi nel bendo (sopra-il-buster-nel-bendo-sopra-il-buster 🎶).
Ma i servizi di video-call se la giocano con i servizi di streaming, rilevanti per il 73% degli intervistati. E non poteva essere altrimenti, data la reclusione forzata e la recente release della nuova piattaforma Disney+ (sentiamo già qualcuno rivendicare un “Gombloddo”).
Insomma, è nella natura umana non perdersi d’animo e adattarsi ai cambiamenti. Tuttavia nessuno si sta dimostrando in grado di reagire positivamente al cambiamento come le nuove generazioni. Durante questi mesi si è parlato di cineforum, creatività sui social, attività in balcone, lezioni scolastiche da remoto. Rubricati da sempre come debosciati e privi di valori, i giovani stanno invece dimostrandosi capaci di adattarsi meglio di chiunque altro. Perciò, se dovessimo ampliare la lista di aggettivi per descrivere le nuove generazioni, lasciateci aggiungere “Resilienti”.
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