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Resso, la nuova piattaforma musicale di TikTok (e il resto scompare)!

5 Marzo 2020

Lo sappiamo: letto il titolo, avete pensato “AVANGUARDIA PURA”.

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Però calma, se una possibilità l’avete data a “Stupid Love”, non vediamo perché non possiate darla pure a Resso. Ma partiamo dall’inizio.

ByteDance (che, per i marziani che ancora non lo sanno, è la fucina che ha sfornato quel lingotto d’oro chiamato TikTok) è stato il primo a rendersi conto dell’importanza di cominciare a investire nelle nuove generazioni. Ed è proprio quello il core a cui si rivolge nuovamente con il suo nuovo progetto musicale. Come attirare i “cccciofani”, se non con la musica?

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… creando una nuova piattaforma musicale a loro dedicata: Resso.

Resso e il business degli streaming musicali

Partiamo subito con un bel “Ma”. Alla luce delle offerte di mercato nel settore, appare subito chiaro quanto il lancio di un nuovo servizio di streaming musicale nel 2020 sia a tutti gli effetti una manovra molto difficile, se non azzardata. Il mercato sembra essersi ormai saturato grazie alle innumerevoli piattaforme presenti sul mercato:

  • Spotify, il servizio musicale svedese, lanciato nel lontano 2008, che registra oggi 271 milioni di utenti di cui oltre 124 milioni paganti;
  • Tidal, lanciato nel 2014 da Aspiro, società norvegese in mano all’imperatore dell’hip-hop americano Jay-Z (qualcuno ha detto “Beyoncé”?)
  • Apple Music, che in meno di 5 anni ha registrato 60 milioni di utenti paganti;
  • Deezer, Amazon Music Unlimited e YouTube Music (WHO?)

Quindi quali sono i conigli che in casa ByteDance vogliono tirar fuori dal cilindro per accaparrarsi la propria fetta di mercato?

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Resso e il suo animo social

Non ci vogliamo girare molto intorno, le feature principali sono quelle di una qualunque piattaforma di streaming musicale:

  • Libreria musicale infinita
  • Possibilità di creare playlist
  • Scaricare brani in offline
  • Leggere in real time le lyrics dei brani in riproduzione

Perciò vi chiederete con quale audacia Resso pretenda di conquistare un mercato dominato da Spotify, quando anche un colosso come Tidal ha fallito miseramente. Giusta osservazione!

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L’asso nella manica che ByteDance vuole giocarsi è l’aspetto social della piattaforma–e infatti troviamo che non sia esattamente un caso che il claim del brand sia “Tune It Together”.

Tra le innumerevoli funzioni dell’app c’è infatti “Vibe”: questa consente di aggiungere GIF, foto o video a qualunque traccia e risulta visibile e condivisibile agli altri abbonati che ascoltano la stessa canzone. Insomma, il concept esplode ed estende a tutti quella funzione di Spotify che permette (ma solo agli artisti) di inserire un visual video all’interno delle tracce, ricollegandosi direttamente alle dinamiche del fratello maggiore TikTok.

Resso come nuovo placement ADV per i giovanissimi?

Ma riteniamo che non siano le feature in sé a rendere la strategia di Resso potenzialmente vincente quanto invece 3 elementi diversi:

  • il fatto di avere un core target ben definito, ma poco sfruttato (nuove generazioni, ci leggete?);
  • l’avere alle spalle un heritage di appeal come quello di TikTok;
  • l’essere in un periodo storico in cui lo streaming musicale è stato ufficialmente sdoganato.

Non banale, insomma. Tutto ciò mette quindi l’app in una dimensione meno scomoda di quella che possono aver affrontato le altre piattaforme. Quello che manca al momento è un accordo con le principali major discografiche, ma siamo certi che queste non tarderanno a farsi avanti.

Insomma, voler prevedere il futuro dell’appena nato Resso è veramente difficile e forse anche prematuro. Non è da escludere però che, se il tutto dovesse procedere secondo i piani, Resso possa diventare un nuovo, importantissimo placement ADV per intercettare i giovanissimi. Noi siamo pronti a vedere come evolve la situazione, nel frattempo: stream “Stupid Love” su Spotify!

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