La Gen Z è la generazione dei nati tra il 1997 e il 2010, i primi a crescere dopo l’affermazione del web e, di conseguenza, la prima vera generazione nativa digitale.
Gli Zedders (altro nome per la Gen Z, così come Zoomers) sono il target sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori nel marketing, sia perché si tratta degli attuali potenziali consumatori sia perché lo saranno in futuro.
Tre elementi caratterizzano la visione del mondo e il comportamento della Gen Z: partecipazione, esperienza e trasparenza.

• Si innamorano del brand, non scelgono semplicemente un prodotto: devono innamorarsi della marca prima di selezionare il prodotto che fa per loro. L’orizzonte della comunicazione di un brand si allarga quindi per raccontare il punto di vista, la visione delle cose che contraddistingue il marchio che si vuole comunicare.

• La Gen Z è focalizzata più sull’esperienza che sul prodotto, intesa in termini di estetica e stimolo dei sensi, di impatto reale sulla propria vita. Per la Gen Z è importante raccontare non solo “l’immagine del prodotto” ma, soprattutto, mostrare come quel prodotto permetta di immergersi in una determinata esperienza di vita, di lavoro e di vita sociale.

• Gli Zoomers sono alla ricerca di verità, autenticità e trasparenza, sono la “True Generation”. Chiedono marche che comunichino autenticamente, che condividano e si facciano interpreti di cause e di valori. Il brand deve “uscire dalla vetrina” vivendo, interpretando e raccontando lo stesso mondo dei suoi potenziali clienti. Accesso e condivisione contano più che “il possesso”: è importante accedere e sentirsi parte di community, filoni di pensiero e movimenti autentici.


Oltre a questo, le preferenze, gli interessi e i comportamenti degli Zedders mutano molto velocemente: questo richiede al marketing una forte capacità di aggiornamento, reattività e velocità di azione. Un impegno significativo, a cui fa fronte Cimiciurri come agenzia Gen Z nativa e madrelingua del pubblico Zedder.