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Social Community Boost, la spinta del brand dalla Gen Z

26 Febbraio 2021

Quante volte ti sei chiesto come fare a dare visibilità ad un brand, sfruttare i canali social ottimizzando i risultati della tua creatività e ampliare il potenziale di una community?

Di sicuro esistono numerose strategie che puoi mettere in pratica, ma oggi parliamo di una in particolare: Social Community Boost.

Se il tuo target di riferimento è la Gen Z o i Millennials poco importa, dovrai essere bravo a scegliere le community che fanno al caso tuo per dare la spinta definitiva al brand verso vette che non ha mai conosciuto prima.

Per farlo quindi, hai bisogno di community nuove con cui condividere le tue idee e la tua strategia per farla risultare vincente. Quelle community che usano lo stesso tone of voice del tuo brand e condividono gli stessi valori.

Vuoi sapere di cosa si tratta? Rispondiamo alle domande più comuni!

FAQ SOCIAL COMMUNITY BOOST:

Q1: La realizzazione di meme brandizzati è pubblicità occulta?

R: No, è disciplinata dallo IAP (istituto di autodisciplina pubblicitario) e dal Codice dei consumi. Come per le attivazioni di influencer marketing, è sufficiente inserire un hashtag #adv o #ad per esplicitare la partnership pubblicitaria su pagine terze (non di brand). Allo stesso modo, è possibile utilizzare uno strumento che Facebook mette a disposizione, l’handshake, che esplicita sotto il contenuto la sponsorizzazione dello stesso (vedi es.).

Q2: Quali sono i vantaggi di utilizzare Social Community Boost?

R: Social Community Boost è uno strumento utile per la comunicazione dei brand per diversi motivi, che elenco di seguito:

  • Permette ai brand di ampliare il proprio bacino di utenza su community enormi (superiori al milione di follower), quindi lavorare sull’awareness utilizzando un potente strumento media.
  • Oltre al media, il content: i meme sono realizzati direttamente dai proprietari delle pagine partner – ragazzi che fanno questo lavoro a tempo pieno – garantendo dei risultati qualitativamente molto superiori a quelli di qualsiasi creativo di agenzia o aziendale.
  • Dinamiche di aumento follower base: la collaborazione con le pagine di permette di far vedere il brand partner al di fuori delle sue properties, lavorando al contempo su inviti espliciti a seguire il profilo di brand e aumentare i suoi follower.

Q3: Diverse community, diversi pubblici?

R: Per la campagna in oggetto, sono state selezionate un numero di community diversificato per i mondi affini del target Generazione Z: scuola, videogiochi, film e serie TV, relazioni. È normale che il pubblico interessato a una certa area tematica, non apprezzi o addirittura non capisca le tematiche delle aree non di sua competenza. Ciononostante, questa selezione diversificata ci permette di colpire capillarmente ogni area di interesse con la sua propria grammatica di comunicazione, migliorando l’efficacia del messaggio.

Q4: Come funzionano i meme e da quali parti sono composti?

R: I meme traggono la propria forza dalla loro malleabilità. Si compongono di una BASE MEME, spesso una foto, un’illustrazione, un simbolo che ha un qualche significato. Un autore sveste di significato quel simbolo, e inizia a creare contenuti divertenti a partire da esso. La base meme fa della replicabilità la sua caratteristica fondamentale. A seguito delle centinaia o migliaia repliche, il meme arriva a perdere il significato dell’immagine e a caricarsi del significato che l’autore decide di dargli.
In questo processo di rimodulazione e contaminazione creativa, il brand può inserirsi in modo virtuoso, inserendo un messaggio di marca nel meme stesso. Vedere esempio sotto:

Il politico statunitense Bernie Sanders ha divertito per la sua posa durante il giuramento di Joe Biden.

La posa è stata decontestualizzata e inserita in contesti divertenti e assurdi (ex. A destra, in un iconico frame di Basic Instinct).

Ed ecco come un brand può interpretare il trend meme delle ultime settimane, trasformando il politico infreddolito in un custode geloso del suo snack.

Questo è l’esempio specifico di approccio scelto per veicolare un brand sulle community partner. È però fondamentale che siano i proprietari delle community a realizzare i meme e dare un valore aggiunto, perché saranno sempre più “sul pezzo” sugli argomenti più cool di noi lavoratori delle agenzie.

Q5: Quindi i personaggi dei meme non necessariamente mostrano il nostro target Generazione Z con il prodotto?

R: Esatto, i personaggi dei meme sono dei simulacri e si caricano del messaggio in quanto tali, mentre è da scindere completamente ciò che si vede nel meme con la foto o l’immagine originale! Il meme suscita ilarità perché il ragazzo riconosce la base meme e la vede applicata in modo divertente e originale.

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