Mitizzato, evitato, odiato: l’Instagram Shadowban è il peggior problema per la crescita dei profili che puó capitare e noi, come agenzia Gen Z, lo sappiamo bene. Perché? La risposta è semplice: perché è il campanello d’allarme di un utilizzo non sano della piattaforma.
Shadowban: in cosa consiste?
Su Instagram lo Shadowban nasconde i tuoi post agli utenti che non ti seguono, il che è decisamente dannoso nel processo di crescita di un profilo. Più specificamente, se vieni “messo nell’ombra” e usi gli hashtag nei post, solo tu e i tuoi attuali follower vedrete il contenuto di quel post associato agli hashtag che hai usato. Se un utente, che non segue il tuo account, cerca uno di questi hashtag, non sarà in grado di visualizzare il tuo post. Tutto ciò invalida l’intero scopo dell’utilizzo di hashtag strategici per far crescere la tua community Instagram.
A bot estremi, estremi rimedi!
Fin dai tempi antichi, in Silicon Valley, è risaputo che dietro alla semplice e facile interfaccia del social più visivo per eccellenza, la legge viene sempre e comunque dettata da Mister Algortimo, simpatico tiranno automatico in continua e perenne evoluzione, che divide et impera su performance ed engagement della vita dei profili.
Prima regola dell’algoritmo Instagram: non si parla dell’algortimo Instagram. Seconda regola dell’algoritmo Instagram: non si prova a fregare l’algoritmo Instagram.
Lo si puó studiare ma lo si deve rispettare, così come le normative in materia di utilizzo fair della piattaforma.
E tu come l’hai scoperto?
Ecco due metodi che noi, come agenzia Gen Z, utilizziamo per capire se un profilo è stato oggetto di Shadowban:
- Usare un account “terzo”: creando un post Instagram includendo 2-3 hashtag non popolari nel copy e 2-3 hashtag non popolari nel primo commento. Chiedere poi, negli istanti successivi alla pubblicazione, ad un conoscente che non segue il profilo in oggetto di effettuare una ricerca degli hashtag inseriti nel copy e nel commento. Se il post non compare: TAAAC è Shadowban!
- Utilizzare un tool di analisi Shadowban (molto spesso a pagamento) senza però la garanzia di affidabilità nel risultato.
Perché non ragionare in maniera preventiva, adeguando la propria strategia ad un utilizzo virtuoso della piattaforma che preveda eventuali problemi a monte?
Fare buon uso di Instagram ogni giorno, leva lo Shadowban di torno
Quali sono le semplici regole da seguire per evitare di incappare in un processo dannoso per la crescita e invalidante dal punto di vista degli obiettivi personali, di brand o d’agenzia?
- Non utilizzare hashtag vietati o non funzionanti nei tuoi post. Alcuni hashtag possono essere bloccati da Instagram o resi non visibili per la mole troppo grande di contenuti ad essi associati; situazione che Instagram interpreta come spam e uso non appropriato dell’hashtag stesso, risultato: contenuto bloccato e non visibile all’esterno della cerchia di followers.
- Non utilizzare tool o software che violano i termini di servizio di Instagram. L’algoritmo è stato aggiornato per essere più severo con bot di automazione, come quelli di auto-like, auto-commento, e quelli di crescita followers che si basano sulla pratica di follow-unfollow automatico.
Evitare gli eccessi nell’attività su Instagram: senza superare i 150-200 like, 60 commenti e 60 follow/unfollow all’ora - Evitare di essere segnalati da altri utenti per la propria attività. Certo, essere segnalati solo da un amico antipatico non comporta problemi, ma essere segnalati in massa per attività scorretta comporta non solo il rischio di Shadowban, ma anche quello di chiusura arbitraria del profilo.
Voci di corridoio
Instagram non ha mai ammesso l’esistenza della pratica di Shadowban citandolo esplicitamente. Lo identifica come malfunzionamento della ricerca degli hashtag e lo descrive semplicemente come “miglioramenti al nostro sistema” offrendo consigli su come non fare affidamento sugli hashtag per far crescere gli account. Un altro deterrente è quello di rendere invisibili gli hashtag utilizzati troppo spesso e tutto ciò può essere visto con malizia, come un tentativo di spostare gli sforzi strategici di crescita dei profili verso gli investimenti ADV; ma questa è una voce di corridoio e quindi lo diciamo sottovoce…
Trasformare un circolo vizioso in un circolo virtuoso
La crescita di un profilo Instagram passa da:
- una profonda expertise sulle funzionalità della piattaforma
- dallo studio dei dati
- dall’analisi dei KPI e delle performance
Le vie brevi e “truccate” sono costellate di insidie che potrebbero invalidare da un momento all’altro sforzi ed investimenti.
Nel cielo dei social media, costellato spesso da cumulonembi temporaleschi , farsi Shadowbannare da Instagram è un lampo!
Oppure, per tutto il resto, c’è la nostra agenzia Gen Z 👉 discovernextgen@cimiciurri.it