Con l’espressione Brand Reputation ci si riferisce al modo in cui un marchio è visto dalla propria potenziale audience.

Quando si parla di reputazione si tende a pensare che riguardi solo i grandi brand, sempre sotto la lente d’ingrandimento del giudizio pubblico. Tuttavia anche un’impresa locale, un piccolo e-commerce, persino un singolo professionista devono prestare attenzione.

Non c’è niente di più sbagliato di sottovalutare la potenza di una percezione positiva da parte di clienti e potenziali consumatori: nulla incentiva le conversioni più di una buona reputazione.

La gestione della reputazione del marchio, infatti, è un tassello fondamentale per la crescita di un’azienda e il suo consolidamento.

Gli effetti sono:

  • Fedeltà da parte dei consumatori
  • Aumento dei profitti
  • Autorevolezza nel proprio settore

Come si colloca l’online?

Se in passato le aziende erano in grado di modellare facilmente la reputazione del proprio marchio utilizzando canali top-down (TV, radio, giornali) i quali permettevano comunicazioni unilaterali, di cui il target finale aveva una fruizione esclusivamente passiva, ora non è più così.

In ambito social, dove le conversazioni si svolgono potenzialmente 24/7, l’esposizione al rischio di proiettare un’immagine sbagliata del proprio brand aumenta notevolmente. Recensioni negative, shitstorm causate da un copy sbagliato, fake news; bisogna sempre farsi trovare pronti!

Esistono per fortuna alcune strategie efficaci di gestione della reputazione

Scopriamole:

  • Social monitoring: essere costantemente aggiornati con quanto viene detto online sul proprio brand è la base imprescindibile di ogni strategia di brand reputation management. Non servono strumenti complessi, uno di questi è Brandwatch; inserendo le keyword relative alla propria azienda è possibile monitorare le discussioni sul web. Praticamente un investigatore privato al servizio della tua azienda.
  • Ottimizzazione in ottica SEO: per costruire l’authority di un brand su un determinato settore è fondamentale avere un buon posizionamento nei motori di ricerca, dove i lead si aspettano di trovare le risposte alle loro domande. Non rimanere in fondo alla fila!
  • Content marketing: Informare gli utenti sull’identità del proprio marchio, sulla mission e sugli obiettivi “alti” contribuisce notevolmente a migliorare la reputazione… purché sia sempre e solo la verità!
  • Sito web: solidità, scorrevolezza, user-friendly; tutti elementi cardine per migliorare l’esperienza degli utenti e diminuire il bounce-rate!
  • Social media: con un monitoraggio costante è possibile scoprire interi thread di commenti negativi degli utenti prima che sia troppo tardi, in modo da invertirne la tendenza. Allo stesso modo, un community management puntuale, cortese, in linea con l’identità del brand, contrasta eventuali opinioni negative espresse sui canali social. Diciamo che l’azienda deve emettere una luce di positività, apertura alla critica e all’ascolto del cliente!

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